Gaetano
Bresci fu l’anarchico che uccise a Monza, la sera del 29 luglio 1900,
re Umberto I di Savoia sparandogli tre colpi di pistola. Il sovrano
stava rientrando in carrozza dopo una premiazione in una società
sportiva e l’assassinio avvenne sotto gli occhi della popolazione
festante che salutava il monarca. Emigrato tempo prima a Paterson,
sobborgo di New York, l’anarchico era rientrato appositamente dagli
Stati Uniti con lo scopo di uccidere Umberto. Intendeva così vendicare
la strage avvenuta a Milano nel 1898, quando l’esercito, al comando del
generale Bava Beccaris, aveva fatto fuoco sulla folla inerme: il
popolo, affamato in seguito all’aumento del costo della farina, era
insorto dando assalto ai forni e Umberto I non aveva esitato ad
autorizzare l’impiego dei cannoni provocando oltre cento vittime tra i
manifestanti. Il processo nei
confronti del regicida fu istruito rapidamente e, pur essendo la sentenza già scontata, l’imputato tenne un contegno distaccato, senza mostrare né pentimento né spavalderia. Bresci morì in carcere il 22 maggio 1901 “suicidato” da ignoti con un lenzuolo. Dedichiamo questo libro alla sua memoria, a 110 anni esatti dalla morte.
confronti del regicida fu istruito rapidamente e, pur essendo la sentenza già scontata, l’imputato tenne un contegno distaccato, senza mostrare né pentimento né spavalderia. Bresci morì in carcere il 22 maggio 1901 “suicidato” da ignoti con un lenzuolo. Dedichiamo questo libro alla sua memoria, a 110 anni esatti dalla morte.
“Non ammazzai Umberto;
ammazzai il Re, ammazzai un principio!”
Massimo Ortalli,
editorialista e saggista. Da tempo impegnato nello studio dei
movimenti libertari, è una delle firme storiche di “A/Rivista
Anarchica”: periodico nato nel 1971 nell’ambito della mobilitazione
seguita alla strage di piazza Fontana e alla morte del ferroviere
anarchico Giuseppe Pinelli. Ortalli è anche tra i responsabili
dell’archivio della Federazione Anarchica Italiana (F.A.I.).
Ascanio Celestini è attore teatrale, drammaturgo, regista cinematografico e scrittore. Molto conosciuto dal grande pubblico per le sue numerose apparizioni televisive, si è cimentato con enorme successo nella scrittura teatrale (Fabbrica, Radio Clandestina. Memoria delle Fosse ardeatine etc.). Tra i suoi libri ricordiamo: Storia di una pecora nera, Scemo di guerra e Lotta di classe, tutti usciti per Einaudi.
[Fonte: Nova Delphi]
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