Il 19 ottobre saremo Roma per una giornata di lotta aperta,
che si generalizzi incrociando i percorsi, mettendo fianco a fianco
giovani precari ed esodati, sfrattati, occupanti, senza casa e migranti,
studenti e rifugiati, no tav e cassintegrati, chiunque si batte per
affermare i propri diritti e per la difesa dei territori.
Una
giornata di mobilitazione generale per cominciare a costruire insieme la
nostra unica grande opera: reddito, casa e dignità!
INFO PULLMAN
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L'APPELLO
#19O - Sollevazione generale. Una sola grande opera: casa e reddito per tutti!
#19O
E SE CI SOLLEVASSIMO???
Migliaia e migliaia di metri quadri sfitti, palazzinari e
speculatori che ingrassano intascando denaro col business del cemento, mentre
chi non riesce più a pagare l'affitto finisce moroso incolpevole e in mezzo ad
una strada. alloggi popolari vuoti e riscaldati con i soldi di tutti,
graduatorie ferme, svendita del patrimonio pubblico e occupanti per necessità
indicati come i responsabili dell'emergenza abitativa e scaraventati sotto un
ponte. tagliano i posti negli studentati (chiaramente quelli che non sono
gestiti da chiesa, compagnia delle opere o comunione e liberazione) e 2
ragazzi su 3 vivono in nero e pure a caro prezzo. morosi, occupanti per
necessità, giovani fuori di casa...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
Ad
atene l'università ha appena chiuso i battenti per i tagli. in italia gli
atenei e il mondo della formazione sono ridotti in macerie. nessuno ci crede
più alla loro barzelletta di un futuro dignitoso raggiungibile grazie ai loro
precarifici. spendono 12 miliardi per gli f35, 21 miliardi per gli eurofighter,
quando negli ultimi 5 anni hanno tolto 10 miliardi alla scuola.
Disillusi
che tra le rovine delle loro torri d'avorio scorgono la possibilità di
costruire un'altra prospettiva possibile, giovani ribelli e senza futuro, con
tutta la voglia di ri-vendicarselo...e se si sollevassero? ve lo
immaginate?
Guerre,
bombe, furto di terre e risorse, esportazione di democrazia. milioni di persone
in fuga da miseria e sfruttamento. reato di clandestinità. qui in italia puoi
essere criminale per qualcosa che sei, non per qualcosa che fai. e provateci
voi ad ottenere un documento, un permesso, a sfidare una burocrazia razzista
che riflette le politiche e le facili demagogie che portano ad episodi come
l'omicidio di modou e mor, o come l'assassinio di abba, al grido
di "sporco negro ti ammaziamo!".
Clandestini,
rifugiati, migranti con una gran voglia di riscatto. generazioni meticce che
crescono insieme, per nulla disposte ad accettare rigurgiti razzisti,
neofascisti, le strategie di desolidarizzazione...e se si sollevassero? ve
lo immaginate?
Frenesia
schizofrenica, in grado di mandare chiunque fuori di testa. ore e ore di lavoro
e di straordinari non pagati...e perchè, si può scegliere? il contratto è
flessibile! e tra l'altro dall'alto dei loro posti intoccabili baroni e
strateghi neoliberisti lo teorizzano pure che un pò di paura, di angoscia
perenne di perdere pure quella miseria che ti danno, non può far altro che
incoraggiare la produttività.
Precari,
centralinisti, co.co.pro., stagisti "a buono
pasto" con la voglia di garantirsi la sicurezza di una vita degna
fuori dalle loro logiche di mercato...e se si sollevassero? ve lo
immaginate?
Spazi
di socialità, autodeterminazione, alternativa culturale costantemente sotto
attacco. imponenti operazioni mediatiche e giudiziarie costituiscono la loro
strategia di "gestione del dissenso" a fronte di una
situazione che gli sfugge sempre più di mano col proseguire di crisi e
austerity, con le persone che non ce la fanno proprio più a sopportarle.
writers e artisti di strada condannati per "associazione a
delinquere", no tav chiamati terroristi, addirittura i cassaintegrati
sono "violenti", per non parlare degli studenti..
Comunità
e territori in lotta, esperienze di resistenza, di costruzione di un mondo
diverso e possibile...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
E
chi manca? quanti altri non vogliono più tollerarlo il giogo che ci viene
imposto dai signori del neoliberismo che non si fanno mancare nulla di nulla
seduti in poltrona? quanti altri non ci credono più alle loro favole?
E
poi in fondo siamo tutti studenti e pure precari, tutti quanti abbiamo bisogni
di abitare, di non vivere in quartieri e territori devastati da cemento e
grandi opere. tutti quanti cresciamo meticci e abbiamo voglia di metterci in
gioco per riscattare insieme un presente e un futuro di felicità, senza miseria
e liberi dalle logiche del loro sistema.
Ese ci sollevassimo?
APPELLO
DI ABITARE NELLA CRISI
[ENG VERSION] Ogni
giorno, migliaia di persone lottano in questo paese. Per arrivare a fine mese,
difendere il diritto ad un tetto, affermare la propria dignità, difendere territori
e beni comuni da devastazioni e saccheggi. Si tratta, il più delle volte, di
percorsi separati che non riescono a tradursi in un discorso generale.
Intendiamo rovesciare l'isolamento delle singole lotte e la precarietà delle
nostre esistenze, per dare vita a una giornata di lotta che rilanci un autunno
di conflitto nel nostro paese, contro l'austerity e la precarietà impostaci
dall'alto da una governance europea e mondiale sempre più asservita agli
interessi feroci della finanza, delle banche, dei potenti.
Il 19 ottobre vogliamo dare vita ad una sollevazione generale.
Una giornata di
lotta aperta, che si generalizzi incrociando i percorsi, mettendo fianco a
fianco giovani precari ed esodati, sfrattati, occupanti, senza casa e migranti,
studenti e rifugiati, no tav e cassintegrati, chiunque si batte per affermare i
propri diritti e per la difesa dei territori. Uniti contro le prospettive di
impoverimento e sfruttamento imbastite dalla troika e dall'obbedienza di un
governo tecnico che, tra decreti del "Fare" e "Service
Tax", favorisce i ricchi per togliere ancora di più ai poveri: barattando
l'Imu con nuovi tagli alla spesa ed una nuova aggressione al diritto alla casa
e all'abitare; favorendo la speculazione edilizia, il consumo di suolo e i
processi di valorizzazione utili alla rendita, mentre vi sono centinaia di
migliaia di case sfitte; delegando i servizi e il welfare ad una governance
locale che, per far quadrare i conti aumenterà le tasse e produrrà ancora tagli
e privatizzazioni. Tutto questo mentre preparano una nuova guerra
"umanitaria" dalle conseguenze incalcolabili.
Contro questo
orizzonte di miseria, intendiamo costruire una grande manifestazione di massa
che ponga con forza la questione del reddito e del diritto all'abitare, per
questo vogliamo l'immediato blocco degli sfratti, il recupero del patrimonio
pubblico e la tutela della ricchezza collettiva e comune, anche per combattere
la precarietà e la precarizzazione generale delle condizioni di vita e del
lavoro che ci stanno sempre più imponendo.
La
manifestazione del 19 ottobre giungerà al culmine di una settimana di
mobilitazioni, dentro e fuori il paese: il 12 ottobre, con una giornata di
lotta a difesa dei territori, contro le privatizzazione dei servizi pubblici e
la distruzione dei beni comuni e mobilitazioni diffuseper il diritto
all'abitare; il 15, con azione dislocate nelle città per uno sciopero sociale
indetto dall'agenda dei movimenti trans-nazionali; il 18 con una manifestazione
congiunta dei sindacati di base e conflittuali.
Vogliamo
rovesciare il ricatto della precarietà e dell'austerity in processo di
riappropriazione collettiva. Per rilanciare un movimento che affermi l'unica
grande opera che ci interessa: casa, reddito e dignità per tutt*!
#19O E SE CI SOLLEVASSIMO???
Migliaia
e migliaia di metri quadri sfitti, palazzinari e speculatori che
ingrassano intascando denaro col business del cemento, mentre chi non
riesce più a pagare l'affitto finisce moroso incolpevole e in mezzo ad
una strada. alloggi popolari vuoti e riscaldati con i soldi di tutti,
graduatorie ferme, svendita del patrimonio pubblico e occupanti per
necessità indicati come i responsabili dell'emergenza abitativa e
scaraventati sotto un ponte. tagliano i posti negli
studentati (chiaramente quelli che non sono gestiti da chiesa, compagnia
delle opere o comunione e liberazione) e 2 ragazzi su 3 vivono in nero e
pure a caro prezzo. morosi, occupanti per necessità, giovani fuori di
casa...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
Ad atene l'università ha appena
chiuso i battenti per i tagli. in italia gli atenei e il mondo della
formazione sono ridotti in macerie. nessuno ci crede più alla loro
barzelletta di un futuro dignitoso raggiungibile grazie ai loro
precarifici. spendono 12 miliardi per gli f35, 21 miliardi per gli
eurofighter, quando negli ultimi 5 anni hanno tolto 10 miliardi alla
scuola.
Disillusi che tra le rovine
delle loro torri d'avorio scorgono la possibilità di costruire un'altra
prospettiva possibile, giovani ribelli e senza futuro, con tutta la
voglia di ri-vendicarselo...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
Guerre, bombe, furto di terre e
risorse, esportazione di democrazia. milioni di persone in fuga da
miseria e sfruttamento. reato di clandestinità. qui in italia puoi
essere criminale per qualcosa che sei, non per qualcosa che fai. e
provateci voi ad ottenere un documento, un permesso, a sfidare una
burocrazia razzista che riflette le politiche e le facili demagogie che
portano ad episodi come l'omicidio di modou e mor, o come l'assassinio
di abba, al grido di "sporco negro ti ammaziamo!".
Clandestini, rifugiati, migranti
con una gran voglia di riscatto. generazioni meticce che crescono
insieme, per nulla disposte ad accettare rigurgiti razzisti,
neofascisti, le strategie di desolidarizzazione...e se si
sollevassero? ve lo immaginate?
Frenesia schizofrenica, in grado
di mandare chiunque fuori di testa. ore e ore di lavoro e di
straordinari non pagati...e perchè, si può scegliere? il contratto è
flessibile! e tra l'altro dall'alto dei loro posti intoccabili baroni e
strateghi neoliberisti lo teorizzano pure che un pò di paura, di
angoscia perenne di perdere pure quella miseria che ti danno, non può
far altro che incoraggiare la produttività.
Precari,
centralinisti, co.co.pro., stagisti "a buono pasto" con la voglia di
garantirsi la sicurezza di una vita degna fuori dalle loro logiche di
mercato...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
Spazi di socialità,
autodeterminazione, alternativa culturale costantemente sotto attacco.
imponenti operazioni mediatiche e giudiziarie costituiscono la loro
strategia di "gestione del dissenso" a fronte di una situazione che gli
sfugge sempre più di mano col proseguire di crisi e austerity, con le
persone che non ce la fanno proprio più a sopportarle. writers e artisti
di strada condannati per "associazione a delinquere", no tav chiamati
terroristi, addirittura i cassaintegrati sono "violenti", per non
parlare degli studenti..
Comunità e territori in lotta,
esperienze di resistenza, di costruzione di un mondo diverso e
possibile...e se si sollevassero? ve lo immaginate?
E chi manca? quanti altri non
vogliono più tollerarlo il giogo che ci viene imposto dai signori del
neoliberismo che non si fanno mancare nulla di nulla seduti in
poltrona? quanti altri non ci credono più alle loro favole?
E poi in fondo siamo tutti
studenti e pure precari, tutti quanti abbiamo bisogni di abitare, di non
vivere in quartieri e territori devastati da cemento e grandi opere.
tutti quanti cresciamo meticci e abbiamo voglia di metterci in gioco per
riscattare insieme un presente e un futuro di felicità, senza miseria e
liberi dalle logiche del loro sistema.
E se ci sollevassimo?
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